L’artigianato italiano: un pilastro del made in Italy al centro del dibattito in corso a Mantova
L’artigianato italiano, simbolo del made in Italy, rappresenta il 21,3% delle attività produttive e il 58,5% nel manifatturiero. La campagna “Artigianato, futuro del made in Italy” promuove la sua importanza economica e culturale.

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L’artigianato è da sempre un elemento chiave della manifattura italiana e un simbolo distintivo del made in Italy. Questa affermazione si fa sempre più forte grazie alla campagna “Artigianato, futuro del made in Italy”, che si è conclusa a Mantova in occasione dell’apertura del Seminario Estivo della Fondazione Symbola. Questa iniziativa, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle piccole imprese artigiane, coinvolge associazioni del settore come Confartigianato, CNA e Casartigiani, ed è patrocinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L’incidenza dell’artigianato nel panorama produttivo italiano
Attualmente, le imprese artigiane costituiscono il 21,3% delle attività produttive complessive in Italia. Ma la loro incidenza diventa particolarmente significativa nei settori manifatturieri, dove raggiungono un impressionante 58,5% del totale delle imprese. Settori strategici come il legno, l’alimentare, l’abbigliamento e la meccanica si avvalgono di queste piccole realtà, che non solo portano avanti tradizioni secolari ma si adattano anche ai nuovi requisiti del mercato. In Italia, si stima che ci siano oltre un milione di imprese artigiane, corrispondenti a circa un quarto dell’intero sistema imprenditoriale.
Dal confronto dei dati nei quinquenni 2015-2019 e 2019-2023, emerge una significativa crescita nella propensione all’investimento in pratiche green da parte di micro e piccole imprese: rispettivamente, +23,2% e +45,9%. Di queste, oltre mezzo milione, ovvero 503.258, si dedicano principalmente ai servizi , seguiti dall’industria e dall’industria manifatturiera . Un altro aspetto interessante riguarda il settore delle costruzioni, dove si registrano quote rilevanti, mentre appena l’1% di queste imprese opera nelle public utilities.
Le micro e piccole imprese come cuore della cultura e della creatività
Nel campo della cultura e della creatività, le micro e piccole imprese rappresentano quasi il totale degli operatori: ben il 99,7% del settore. È impressionante notare che nei settori innovativi come il software e i videogames, la percentuale di operatori attivi nelle micro e piccole imprese raggiunge il 98,4%. Questo dato mette in evidenza come l’artigianato non sia solo un genere di produzione, ma anche una fonte di sviluppo economico e di benessere sociale. Infatti, in molte aree, specialmente nei piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti, queste imprese rappresentano l’unico presidio economico e sociale sul territorio.
Analizzando la distribuzione di queste realtà imprenditoriali a livello geografico, i dati mostrano che il Nord-ovest concentri il maggior numero di micro e piccole imprese , seguiti dal Mezzogiorno , dal Nord-est e infine dal Centro . Questo panorama dimostra l’importanza dell’artigianato come chiave di volta per la crescita economica locale, mostrando come le piccole realtà imprenditoriali possano contribuire significativamente al benessere collettivo.
L’artigianato tra tradizione e innovazione
Le 100 imprese coinvolte nella campagna di comunicazione raccontano delle trasformazioni dell’artigianato italiano. Pur mantenendo salde le radici nella tradizione, queste realtà si mostrano pronte ad abbracciare innovazione e nuove sfide del mercato globale. Le testimonianze sono arrivate da tutte le regioni italiane: 49 dal Nord, 20 dalle regioni centrali e 31 dal Sud. Questo ampio ventaglio rappresenta un panorama vivace e diversificato, in grado di offrire una visione completa della forza artigiana nazionale.
Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, ha sottolineato che spesso si associa il termine “piccole imprese” a un concetto di debolezza, ma in realtà queste realtà possono essere incisive nella promozione di coesione e innovazione. L’artigianato è visto come un’anima fondamentale del made in Italy. Il report diffuso attraverso questa iniziativa comunica chiaramente il valore di un sistema che contribuisce a far emergere competenze e talenti, preparando il Paese ad affrontare le sfide future, come quelle legate all’innovazione e alla sostenibilità.
L’invito finale è a riflettere sul potere creativo degli artigiani, in linea con le parole di Papa Francesco, che ci esorta a forgiare percorsi nuovi e originali per il bene comune. L’artigianato, quindi, è molto più di un’associazione di piccole imprese, è una parte vitale della nostra identità culturale e della nostra economia.