Sparatoria mortale in Puglia: morto un carabiniere e catturato un rapinatore
Un confronto a fuoco in Puglia provoca la morte del brigadiere dei carabinieri Carlo Legrottaglie e l’uccisione di Michele Mastropietro, evidenziando un aumento della violenza e della criminalità nella regione.

Sparatoria mortale in Puglia: morto un carabiniere e catturato un rapinatore - Movitaliasovrana.it
Un episodio drammatico ha segnato la mattina in Puglia, dove un confronto a fuoco ha portato alla morte del brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie e all’arresto di uno dei rapinatori coinvolti. Michele Mastropietro, noto per i suoi precedenti penali, ha aperto il fuoco contro le forze dell’ordine e, in seguito, ha perso la vita per le ferite ricevute. L’accaduto mette in luce una situazione di crescente violenza e criminalità, creando un clima di allerta tra le autorità e i cittadini.
Il profilo del bandito e i suoi crimini passati
Michele Mastropietro, 59 anni, originario di Carosino, aveva un passato criminale documentato. Nel 2013, era stato arrestato dai funzionari della Squadra Mobile di Taranto per una rapina a un furgone portavalori avvenuta a Monteiasi, lungo la strada provinciale che collega Taranto a Grottaglie. In quell’occasione, Mastropietro aveva agito insieme ad altri tre complici, dimostrando un modus operandi ben pianificato nel settore delle rapine. Nell’episodio più recente, la sua alleanza con il 56enne Camillo Giannattasio, anch’egli di Carosino e senza precedenti penali, ha avuto conseguenze tragiche. I crimini di Mastropietro, compresi furti e rapine, hanno segnato un lungo periodo di attività criminale che ne ha evidenziato il carattere pericoloso.
La dinamica degli eventi a Francavilla Fontana
Questa mattina, i due banditi si trovavano a bordo di un’auto ferma sul bordo della strada nella zona industriale di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, quando hanno notato l’arrivo di una pattuglia dei carabinieri. Alla vista dei militari, hanno tentato una fuga disperata, accelerando per far perdere le loro tracce. Durante questa manovra, la loro auto ha sbandato, finendo contro un muretto. In seguito all’impatto, Mastropietro e Giannattasio sono scesi dal veicolo e hanno avviato una fuga a piedi, mentre i carabinieri hanno iniziato a inseguirli.
Il brigadiere Carlo Legrottaglie si è diretto verso Mastropietro, mentre il conducente della pattuglia ha puntato il suo intervento su Giannattasio. I dettagli sull’immediato confronto a fuoco sono ancora oggetto di indagine, ma è confermato che il brigadiere Legrottaglie è rimasto ucciso durante l’episodio. L’incidente ha scatenato una serie di eventi frenetici che hanno visto i due banditi tentare di rifugiarsi in una masseria a Grottaglie, dove alcuni cittadini hanno allertato le forze dell’ordine.
L’intervento delle forze dell’ordine e l’esito finale
Dopo l’allerta, le pattuglie di polizia e carabinieri si sono precipitate sul posto, prontamente intervenendo per fermare i fuggitivi. I due rapinatori, fiutando il pericolo imminente, hanno aperto di nuovo il fuoco contro le forze dell’ordine. In risposta, gli agenti hanno reagito con decisione, uccidendo Michele Mastropietro, mentre l’altro bandito, Giannattasio, è stato catturato. Questo epilogo tragico ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nella regione e sulle misure di prevenzione necessarie per affrontare una criminalità in crescita.
Il conflitto a fuoco che ha coinvolto il brigadiere Legrottaglie e gli altri agenti rappresenta un grave monito sulla crescente tensione che caratterizza le dinamiche criminali attuali. La perdita di un membro delle forze dell’ordine rientra in un quadro più ampio di sfide che il sistema di sicurezza deve affrontare, ponendo interrogativi sulla protezione dei cittadini e la gestione della criminalità organizzata.