Home Teatro La Fenice: una stagione lirica 2025-2026 ricca di emozioni e novità da non perdere

Teatro La Fenice: una stagione lirica 2025-2026 ricca di emozioni e novità da non perdere

Il Teatro La Fenice di Venezia inaugura la stagione lirica 2025-2026 il 20 novembre con “La clemenza di Tito” di Mozart, presentando undici opere e spettacoli di danza fino a ottobre 2026.

Teatro_La_Fenice%3A_una_stagione

Teatro La Fenice: una stagione lirica 2025-2026 ricca di emozioni e novità da non perdere - Movitaliasovrana.it

A partire dal 20 novembre 2025, il Teatro La Fenice di Venezia darà il via alla sua attesissima stagione lirica 2025-2026 con l’opera “La clemenza di Tito” di Wolfgang Amadeus Mozart, un titolo che non finiva in scena dal 2014. La presentazione del programma ha avuto luogo presso il celebre teatro veneziano e ha visto la partecipazione di figure di spicco come il sovrintendente Nicola Colabianchi e la consigliera delegata alla Cultura del Comune di Venezia, Giorgia Pea. Con una programmazione audace e variegata, questo nuovo ciclo promette di incantare il pubblico con opere che spaziano dal barocco di Vivaldi alla musica contemporanea, offrendo un viaggio affascinante attraverso i secoli.

La proposta artistica della stagione

La stagione lirica 2025-2026 si presenta come un’unione di undici titoli d’opera, quattro spettacoli di danza e due nuove produzioni Education. Il cartellone non solo include grandi ospiti del repertorio, ma si fa anche portatore di riscoperte affascinanti e opere moderne, assicurando che il pubblico possa approcciarsi a tantissime sfaccettature della lirica. La prima opera che avrà il privilegio di salire sul palcoscenico sarà “La clemenza di Tito“, sotto la direzione di Ivor Bolton e con la regia di Paul Curran. Questo allestimento apre a ben due opere verdiane: “Simon Boccanegra“, diretto da Renato Palumbo e “La traviata“, che continua a essere un classico intramontabile alla Fenice, ormai parte integrante della sua storia.

Le sorprese non finiscono qui, perché tornerà anche “Lohengrin” di Richard Wagner, in collaborazione con importanti istituzioni internazionali come l’Opera di Roma. L’occasione rappresenta un’importante novità per il pubblico veneziano, data l’assenza prolungata di tale opera dal cartellone. Sarà la prima volta che l’opera di Wagner sarà diretta da Markus Stenz, un incontro che si preannuncia suggestivo. Non mancherà la ripresa di “Carmen” di Bizet, in un allestimento controverso e coinvolgente firmato da Calixto Bieito. Il cartellone continua a stupire con il raro “Enrico di Borgogna” di Donizetti, fino ad arrivare a esperienze straordinarie come “Venere e Adone” di Salvatore Sciarrino, in programma per la prima volta in Italia.

Eventi educativi e spettacoli di danza

Nell’ambito della programmazione Education, sarà presentata la prima di “Piccolo orso e la montagna di ghiaccio“, un’opera di Giovanni Sollima su libretto di Giancarlo De Cataldo, in collaborazione con AsLiCo. Allo stesso tempo, ci sarà “Il piccolo principe” di Pierangelo Valtinoni, evidenziando l’ormai consolidato legame tra il Teatro La Fenice e il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.

Per quanto riguarda la danza, il Teatro offre al pubblico quattro spettacoli significativi. Si inizierà con “Lo schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij, ripensato dal coreografo Wayne Eagling. L’evento celebrativo della Martha Graham Dance Company contribuirà a dare un tocco di modernità e storia contemporanea all’intero programma. Ci saranno anche rappresentazioni che tratteranno il tema drammatico della guerra, come “Dear Son“, un pezzo di Sasha Riva e Simone Repele che offre uno sguardo profondo e toccante sulle famiglie colpite dalla perdita in tempi di conflitto. Altro elemento distintivo sarà il coinvolgimento dell’Hamburger Kammerballett, compagnia di danza che sostiene i ballerini ucraini in difficoltà.

L’attesissima stagione sinfonica

A partire dal 28 novembre 2025, il Teatro La Fenice si prepara a ospitare anche la Stagione Sinfonica. Sono previsti concerti che andranno fino al 31 ottobre 2026, caratterizzati da un parterre di direttori di fama mondiale. L’apertura della Stagione sarà affidata a Ivor Bolton, che presenterà un programma musicale dedicato a Johannes Brahms. Un ulteriore debutto in Fenice sarà affidato al direttore giapponese Kazuki Yamada, il quale eseguirà brani di Tōru Takemitsu e Rachmaninov.

Non mancheranno importanti ritorni come quelli di Markus Stenz e Corrado Rovaris, coinvolti in selezioni di opere di vari compositori, che abbracceranno diversi stili e epoche. Sarà un’emozione particolare assistere alla presenza di Riccardo Muti con un concerto straordinario, mentre il Concerto di Natale nella Basilica di San Marco promette di attirare un pubblico numeroso, offrendo un programma di musica sacra di Natale che include rivisitazioni storiche di Vespri.

La Fenice si appresta quindi a un’avventura ricca di energie e innovazioni, riflettendo la cultura viva di Venezia e la sua capacità di rispondere ai tempi che cambiano. Con la manutenzione della macchina scenica prevista per il 2026, i preparativi si concentrano sulla riqualificazione e sull’ottimizzazione del Teatro e delle sue produzioni, regalando a tutti una stagione memorabile, all’insegna della musica e dell’arte.