Urgente appello di 13 organizzazioni per una presa di posizione contro Israele per i diritti palestinesi
Tredici organizzazioni umanitarie chiedono alle istituzioni locali italiane di intervenire contro le violazioni dei diritti umani in Palestina, sollecitando un cessate il fuoco e la fine dell’occupazione.

Urgente appello di 13 organizzazioni per una presa di posizione contro Israele per i diritti palestinesi - Movitaliasovrana.it
Un gruppo di 13 organizzazioni umanitarie ha lanciato un appello incisivo alle istituzioni locali italiane affinché si impegnino attivamente contro le azioni Israele nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Questo invito, rivolto a regioni, province e comuni, ha come obiettivo fondamentale la difesa dei diritti della popolazione palestinese, colpita da violazioni gravi e sistematiche, mentre la comunità internazionale e il Governo italiano sembrano restare inerti di fronte a questa crisi drammatica.
L’appello delle organizzazioni umanitarie
Le organizzazioni promotrici, tra cui Oxfam Italia, Amnesty International Italia e ARCI, hanno scritto una nota congiunta in cui chiedono al pubblico di mobilitarsi chiedendo ai propri rappresentanti locali di riconsiderare le relazioni con Israele e le sue amministrazioni locali. L’enfasi è posta sull’urgenza di esercitare una pressione dal basso per sollecitare un immediato cessate il fuoco e la fine dell’occupazione. Tali richieste scaturiscono da una crescente consapevolezza delle violazioni delle norme internazionali che, secondo quanto affermato dalla Corte internazionale di giustizia, obbligano anche gli Stati terzi ad assumere una posizione attiva.
Riferimenti al diritto internazionale
Le organizzazioni umanitarie fanno riferimento agli articoli 114 e 117 della Costituzione italiana, che estendono la responsabilità anche alle Regioni e ai Comuni in materia di diritto internazionale. Questo aspetto è cruciale, poiché la violazione dei diritti umani da parte di Israele non può essere ignorata da chi rappresenta la società civile. L’appello invia un messaggio chiaro al Governo Meloni, accusato di non prestare attenzione alle pronunce della Corte internazionale, sottolineando che l’Italia non può rimanere complice attraverso il commercio di armi o il supporto a politiche contrarie ai diritti umani.
Le violazioni documentate
Nel loro comunicato, le organizzazioni richiamano l’attenzione sui tragici eventi in corso a Gaza, come i massicci bombardamenti che hanno portato alla morte di oltre 54.000 persone, alla distruzione di oltre il 92% delle abitazioni e delle infrastrutture, e all’evacuazione forzata di milioni di sfollati. Inoltre, denunciano le condizioni disastrose a cui la popolazione è sottoposta, con blocchi all’ingresso di beni essenziali come cibo, acqua e medicinali. In Cisgiordania, la situazione non è migliore, con l’espulsione forzata di circa 40.000 persone e un’intensificazione dell’occupazione, spesso avallata dalla violenza dei coloni.
Un’iniziativa per la mobilitazione
Cittadini e amministratori locali hanno la possibilità di scaricare un documento dal sito www.entiterritorialiperlapalestina.it, da presentare per la votazione nei rispettivi consigli. L’iniziativa intende raggiungere il maggior numero possibile di enti territoriali, partendo dai risultati già ottenuti da alcune Regioni. Le organizzazioni si propongono di sostenere non solo i cittadini, ma anche le associazioni che desiderano unirsi alla campagna per diffondere e promuovere questa richiesta di adesione all’appello.
Questa mobilitazione rappresenta una opportunità concreta per l’Italia di schierarsi dalla parte dei diritti umani e della giustizia, contribuendo a un messaggio di speranza e di cambiamento in un contesto di crisi.