Apnee notturne in Italia: un fenomeno preoccupante e difficile da diagnosticare
Le apnee notturne colpiscono oltre il 54% degli adulti italiani, ma solo una minoranza è diagnosticata. Il V Corso internazionale a Roma ha evidenziato la necessità di maggiore consapevolezza e intervento.

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Le apnee notturne rappresentano un serio problema di salute pubblica che colpisce oltre la metà degli adulti italiani. Nonostante la loro diffusione, solo una ristretta minoranza ha ricevuto una diagnosi ufficiale, evidenziando la necessità di maggiore consapevolezza e intervento. Il V Corso internazionale sui disturbi respiratori del sonno, tenutosi a Roma, ha messo in luce non solo la prevalenza di questa condizione, ma anche le implicazioni significative sul sistema sanitario e la vita quotidiana.
Un problema in crescita tra la popolazione
Secondo le ultime statistiche, più del 54% degli adulti italiani soffre di apnee ostruttive del sonno , una patologia caratterizzata dall’ostruzione temporanea delle vie respiratorie durante il sonno. Ciò porta a riduzioni nell’ossigenazione del sangue e a frequenti risvegli notturni, compromettendo la qualità del sonno e influenzando negativamente la vita diurna degli individui. Un dato allarmante è che solo 500.000 persone, su un totale di 24 milioni di affetti, hanno ricevuto una diagnosi formale, e poco più di 200.000 stanno effettivamente ricevendo un trattamento adeguato.
Durante il corso, tenuto all’Università Campus Bio-Medico di Roma, esperti provenienti da 34 paesi hanno discusso dell’impatto sociale ed economico delle apnee notturne, che sono stimate causare un costo di oltre 30 miliardi di euro l’anno per il sistema sanitario italiano. L’OSAS colpisce in modo particolare gli uomini, che costituiscono il 65% degli affetti. Tuttavia, anche fattori come l’obesità, la menopausa e l’avanzare dell’età sono concepiti come importanti indicatori per il rischio di sviluppare questa patologia.
Nuove tecnologie per la diagnosi e il trattamento
Il corso internazionale si è concentrato sulle ultime innovazioni nel campo della diagnosi e del trattamento delle apnee notturne. Il professor Manuele Casale, direttore del corso, ha sottolineato l’importanza di approcci chirurgici che integrano tecnologie all’avanguardia con una personalizzazione crescente delle terapie. I partecipanti hanno avuto la possibilità di assistere a sessioni plenarie, workshop pratici e tavole rotonde, accompagnati da nomi noti nel panorama della medicina respiratoria.
In particolare, il Centro di Chirurgia Esoscopica, inaugurato durante l’evento, si propone di migliorare le pratiche cliniche attraverso l’impiego di tecnologie di visualizzazione avanzate. Tra questi, il sistema “Vitom 3D” consente un’eccezionale precisione chirurgica, fornendo una visione tridimensionale del campo operatorio in tempo reale. Questa tecnologia non solo migliora i risultati clinici, ma offre anche opportunità didattiche per la formazione continua di professionisti di questo settore.
Fattori di rischio e impatti sulla salute
Le apnee ostruttive del sonno non sono solo una questione di sonno disturbato; comportano effetti collaterali seri sulla salute generale delle persone. Infatti, chi soffre di OSAS è a maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, ipertensione e altre condizioni mediche severe. Sono numerosi i fattori di rischio identificabili, con obesi e uomini in menopausa in particolare a rischio. L’arrivo dell’estate, con temperature elevate e maggiore umidità, può anche aggravare i sintomi di apnea notturna, creando condizioni di salute ancora più critiche per chi è già affetto.
In questo contesto, gli otorinolaringoiatri e i professionisti sanitari si concentrano su trattamenti personalizzati e la medicina di precisione per affrontare in modo efficace la crescente diffusione delle apnee notturne. Con il riconoscimento della malattia, è possibile migliorare non solo la qualità della vita dei pazienti, ma anche contribuire al benessere dell’intero sistema sanitario.
Eventi e iniziative per la sensibilizzazione
Il V Corso internazionale sui disturbi respiratori del sonno ha anche offerto l’opportunità di eventi collaterali per imporre maggiormente l’importanza di questa problematica. Una cena di gala ha riunito esponenti del mondo universitario e professionisti del settore sanitario, mentre il giorno seguente si è svolta la II edizione della “Golf Cup” Campus Bio-Medico, un evento volto alla promozione della prevenzione e della salute, attraverso check-up e informazione sui disturbi del sonno.
Il corso ha ricevuto il prestigioso patrocinio di diverse società scientifiche, tra cui la Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale e la World Sleep Society, conferendo un ulteriore riconoscimento all’importanza e alla rilevanza di questi temi nel dibattito scientifico e sanitario contemporaneo.