Caldo record in Italia: il mare si riscalda e le temperature salgono alle stelle
L’anticiclone africano porta un’ondata di caldo anomalo nel Mediterraneo, con temperature marine in aumento che potrebbero causare eventi atmosferici estremi e influenzare il clima costiero italiano.

Caldo record in Italia: il mare si riscalda e le temperature salgono alle stelle - Movitaliasovrana.it
L’anticiclone africano sta dominando le previsioni meteo, portando con sé un vero e proprio assalto di caldo. L’afa invaderà le spiagge italiane, mentre il Mar Mediterraneo si prepara a registrare temperature anomale. Secondo gli esperti, l’aumento delle temperature marine, ben oltre la media del periodo, porterà con sé effetti significativi. Il clima mediterraneo sta mostrando segni di cambiamento, richiedendo un’analisi approfondita di quanto sta accadendo.
Il fenomeno delle ondate di calore marine
Negli ultimi giorni, i mari italiani hanno registrato una significativa impennata delle temperature. Particolarmente critico il riscaldamento osservato nel Mediterraneo centro-occidentale, dove si è verificata un’ondata di calore marina . Secondo quanto dichiarato dal meteorologo Lorenzo Tedici, la temperatura dell’acqua tra Sardegna e Baleari ha superato di 4°C il valore climatologico medio. Questi cambiamenti non solo influenzano le temperature dell’aria, ma generano anche un incremento di eventi atmosferici estremi. Si prevede che, a seguito delle alte temperature marine, si possano sviluppare temporali violenti e nubifragi nelle prossime settimane.
Entro domenica, le acque del Mediterraneo potrebbero aumentare ulteriormente di 2-3 gradi. Non si tratta di un episodio isolato; già a maggio si era registrato un riscaldamento nelle acque delle Isole Britanniche, causato dall’anticiclone delle Azzorre, per poi estendersi al mare di Alboran e, infine, a tutto il Mediterraneo occidentale. Attualmente, l’anticiclone africano sta contribuendo ad un riscaldamento anomalo, portando le temperature del mare a livelli da piena estate, con valori che raggiungeranno anche i 36°C in molte zone, comprese punte di 40°C al Sud e 42°C in Sardegna.
L’impatto sulle temperature costiere
L’influenza del riscaldamento marino si riflette in modo diretto sulle temperature costiere. I dati mostrano che, rispetto all’inizio della settimana, le temperature marine sono già aumentate di un grado, e si prevede un ulteriore incremento di 2 gradi entro domenica prossima. Le acque del Mar Ligure, per esempio, potrebbero raggiungere i 27°C, mentre in altri bacini come l’alto Adriatico e il basso Tirreno si potrebbero registrare temperature comprese tra i 26 e 28°C.
Tedici ha evidenziato che, in determinate località come Portofino e Capri, le temperature dell’acqua supereranno di 5°C la media stagionale. A Portofino, l’acqua si attesterà attorno ai 25°C in prossimità della costa e intorno ai 27°C al largo. Queste temperature elevate comportano una sensazione di caldo estivo nonostante siamo appena all’inizio di giugno, con valori che sfiorano quelli di località tropicali, anticipando di fatto una stagione estiva che si preannuncia incendiaria.
Un Mediterraneo sempre più caldo
L’effetto combinato del riscaldamento atmosferico e di quello marino sta trasformando il Mediterraneo in un “mare tropicale” sotto il profilo termico, una situazione che non è solo da considerarsi un curioso aneddoto meteorologico. Le temperature del mare possono influenzare le dinamiche atmosferiche e intensificare i fenomeni di instabilità. Questo accade perché i temporali, alimentati dal calore, tendono a scaricare energie enormi quando le temperature marine sono elevate.
In questo contesto, il rischio di eventi atmosferici estremi, come quelli già vissuti in anni recenti in diverse regioni italiane, aumenta. Le forti alluvioni che hanno colpito aree come la Liguria, la Toscana, l’Emilia Romagna e la Sicilia, rappresentano un campanello d’allarme. Da un lato, il caldo anomalo intensifica la sensazione di una impercettibile ma reale transizione climatica; dall’altro, rappresenta una sfida da affrontare con urgenza e consapevolezza, non solo per l’ambiente marino, ma per tutte le comunità che si affacciano sul Mediterraneo.