Emergenza ascensori in via Serra de Conti: anziani e disabili prigionieri in casa da due mesi
Emergenza a Roma in via Serra de Conti: decine di famiglie, tra cui anziani e disabili, bloccati da due mesi senza ascensori. Richieste di intervento al Comune restano senza risposta.

Emergenza ascensori in via Serra de Conti: anziani e disabili prigionieri in casa da due mesi - Movitaliasovrana.it
La situazione in via Serra de Conti 34, un palazzo comunale di Roma, si è trasformata in un’emergenza per decine di famiglie. Da quasi due mesi, gli ascensori dell’edificio sono fuori uso, costringendo molti residenti – tra cui anziani, persone in carrozzina e famiglie con bambini piccoli – a rimanere bloccati nelle proprie abitazioni. Questo scenario è diventato insostenibile, tanto che alcuni residenti si sentono prigionieri delle scale che non sono in grado di percorrere.
Una realtà insostenibile: gli anziani dimenticati
L’isolamento degli abitanti di via Serra de Conti è palpabile. Storie di vita quotidiana interrotte dalla mancanza di un mezzo fondamentale come l’ascensore affliggono molti residenti. Una signora anziana racconta la sua frustrazione. “Non possiamo nemmeno andare dal medico”, afferma, sottolineando quanto sia difficile la situazione. Persone con problemi di mobilità non possono effettuare le normali attività quotidiane, come fare la spesa o ricevere cure mediche. L’ascensore, per loro, non è solo un lusso, ma una necessità. Questa situazione ha creato un clima di ansia e impotenza tra chi vive in quegli appartamenti, ponendo domande serie sui diritti degli individui in condizioni vulnerabili.
I tentativi di segnalazione: comunicazioni infruttuose con il Comune
Le segnalazioni per il guasto degli ascensori sono state inviate continuamente al Comune e all’ATER, l’ente che gestisce gli alloggi. Tuttavia, gli abitanti si trovano a dover affrontare promesse mai mantenute. “Ci dicono che stanno risolvendo, ma non cambia nulla”, spiega un residente, evidenziando la frustrazione nel ricevere comunicazioni vaghe. “Ci chiamano per dirci che arriveranno i tecnici, poi non si presenta nessuno.” Gli interventi effettuati finora sembrano aver portato più malfunzionamenti che soluzioni, generando un clima di sfiducia e apagamento fra i residenti, da mesi in attesa di un aiuto concreto.
Quando il disagio diventa una questione sociale urgente
La mancanza di accesso a spazi comuni e servizi essenziali non è solo una questione di disagio temporanea, ma una vera e propria emergenza sociale. Un volontario ricorda che “in un Paese civile, non è accettabile che una persona non possa uscire di casa per settimane”. Questa situazione rappresenta un fallimento collettivo. Un diritto fondamentale come la mobilità è negato a molte persone, amplificando sentimenti di solitudine e isolamento. Tutto ciò influisce sulla qualità della vita di chi è costretto all’inattività. Le case, in questa realtà, si trasformano in prigioni silenziose dalle quali non è possibile evadere.
La richiesta di responsabilità: un appello ai rappresentanti locali
In questo contesto difficile, i residenti di via Serra de Conti non chiedono miracoli, ma semplicemente una risposta seria. “Non vogliamo fare polemiche, ma pretendiamo rispetto”, affermano con una voce comune. L’attesa di una data certa per interventi effettivi è palpabile e la voglia di vedere un cambiamento reale è forte. Le loro parole riassumono un desiderio di responsabilità da parte delle istituzioni, che sembrano aver abbandonato i loro cittadini più fragili in un momento di bisogno.
Una comunità che chiede aiuto
L’appello finale è chiaro e urgente: Comune e ATER devono agire senza ulteriori indugi. La mancanza di una risposta concreta, la trasparenza e la responsabilità non possono essere ulteriormente evitate. Ogni giorno passato senza interventi significa un’altra giornata di isolamento e ansia per queste famiglie, un giorno che non dovrebbe esistere nel contesto di una Capitale europea. La situazione di via Serra de Conti è un richiamo alla responsabilità di tutti per garantire un ambiente dignitoso e sicuro per ogni cittadino.