Lo sport come strumento di cambiamento sociale: il convegno che accende i riflettori sul futuro
Il convegno “Oltre il traguardo” esplora il potere trasformativo dello sport nel promuovere cambiamenti sociali, inclusività e formazione per allenatori, affrontando le sfide contemporanee come solitudine e povertà cognitiva.

Lo sport come strumento di cambiamento sociale: il convegno che accende i riflettori sul futuro - Movitaliasovrana.it
Nel contesto attuale, caratterizzato da sfide sociali e difficoltà quotidiane, il convegno “Oltre il traguardo. Lo sport come leva per il cambiamento sociale e l’equità” ha rappresentato un’importante occasione di riflessione. Organizzato dalla Fondazione Laureus Italia, PWN Rome, CEOforLIFE e Task Force Italia, l’evento ha visto la partecipazione di atlete, manager e professioniste pronte a esplorare il potere trasformativo dello sport. Non si tratta solo di risultati sportivi, ma di un vero e proprio potere educativo e sociale.
Il messaggio di cambiamento di Daria Braga
Daria Braga, Direttrice della Fondazione Laureus Italia, è stata tra le voci più significative del convegno. Ha sottolineato l’eredità lasciata da Nelson Mandela, che oltre 25 anni fa affermò che “lo sport ha il potere di cambiare il mondo”. Questo concetto ha trovato espressione nel movimento Sport for Good, che si impegna nelle aree più vulnerabili, dove la povertà cognitiva e la mancanza di opportunità sono evidenti. La Braga ha evidenziato l’importanza della formazione per gli allenatori, spesso esperti in ambito tecnico, ma privi delle competenze relazionali necessarie per interagire con i giovani. Questa carenza è diventata ancor più seria dopo la pandemia, che ha aggravato problemi come l’abbandono scolastico e l’ansia sociale tra i ragazzi. Formare gli allenatori non è solo una questione di tecnica, ma rappresenta una strategia fondamentale per attivare cambiamenti significativi nelle vite degli adolescenti.
Valentina Diouf: lo sport come motore di trasformazione
Un’altra voce di grande impatto è stata quella di Valentina Diouf, pallavolista internazionale e ambasciatrice della Laureus. Diouf ha portato la sua esperienza personale al dibattito, sottolineando come lo sport sia una forza capace di guidare il cambiamento attraverso i valori trasmessi dagli allenatori. Senza una corretta formazione, tuttavia, gli allenatori non possono trasmettere il messaggio di speranza e di opportunità ai giovani. La Diouf ha anche evidenziato come un ragazzo su cinque abbandoni lo sport a causa di problemi relazionali con l’allenatore, rendendo ancora più urgente la necessità di una preparazione adeguata. Ha chiarito che l’importanza di partecipare ad una competizione non deve essere sottovalutata: azione e obiettivo vanno di pari passo, e ciò che spinge a superare i propri limiti è proprio la ricerca della vittoria.
Leadership e inclusione: le opinioni di Laura Mercuri e Amedea Pennacchi
La leadership e il ruolo delle donne sono stati al centro dell’intervento di Laura Mercuri e Amedea Pennacchi, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di PWN Rome. Hanno evidenziato l’allineamento tra i valori del sport e quelli del network PWN, entrambi incentrati sull’empowerment femminile e sulla creazione di un ambiente inclusivo. La Mercuri ha evidenziato che la leadership non significa saper sempre vincere, ma piuttosto essere capaci di apprendere dai propri errori. Promuovere più donne in ruoli di leadership significa anche abbattere barriere di genere e di età. Le loro parole hanno messo in luce la necessità di un cambiamento culturale che parta dallo sport, come esempio di squadra e di rispetto reciproco.
L’apporto del mondo aziendale: Silvia Ponzoni parla di ‘giveback’
Un contributo significativo è venuto anche da Silvia Ponzoni, Managing Director di Richemont Italia. Ha parlato dell’importanza del concetto di “giveback“, ovvero il dovere di restituire alla comunità, un principio fondamentale per una multinazionale del lusso. Secondo Ponzoni, questo approccio va oltre la responsabilità aziendale: rappresenta un modo per coinvolgere i dipendenti in un progetto collettivo e condiviso. La cultura aziendale deve riflettere impegni concreti verso il cambiamento sociale, promuovendo iniziative che possano avere un impatto reale sulle comunità locali.
Il ruolo della politica: l’intervento di Lorenzo Malagola
A concludere il convegno è stato Lorenzo Malagola, Segretario della XI Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. Il suo intervento ha richiamato l’attenzione sui bisogni sociali emergenti, segnalando la solitudine come una delle principali sfide contemporanee. Ha affermato che questa emozione colpisce ogni fascia sociale e ogni famiglia, rendendo lo sport un potente antidoto. La capacità di esercitare relazioni significative si rivela vitale in un mondo che sembra spesso isolare gli individui.
Questi approfondimenti dal convegno “Oltre il traguardo” mettono in evidenza come lo sport possa non solo fungere da fattore di cambiamento sociale, ma anche contribuire a superare le sfide contemporanee. Investire nella formazione e nell’inclusività è fondamentale per garantire che i valori dello sport possano realmente apportare un cambiamento positivo nelle comunità.