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Nuove regole fiscali 2025: limitazioni ai rimborsi e proroghe per le partite Iva in Italia

Il governo italiano introduce nuove regole fiscali per combattere l’evasione, limitando la deducibilità delle spese di trasferta e abolendo lo split payment, con proroghe per le partite IVA.

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Nuove regole fiscali 2025: limitazioni ai rimborsi e proroghe per le partite Iva in Italia - Movitaliasovrana.it

Con il nuovo decreto fiscale approvato, il governo italiano ha introdotto importanti modifiche alla normativa fiscale, in particolare pensate per combattere l’evasione. La legge di Bilancio 2025 stabilisce regole più severe per la deducibilità delle spese di trasferta, che ora possono essere rimborsate solo se dimostrate attraverso strumenti di pagamento tracciabili. Questa misura si applica esclusivamente alle spese effettuate in Italia, escludendo così le spese sostenute all’estero, un aspetto che ha suscitato già delle discussioni tra gli operatori economici.

Spese di trasferta e deducibilità limitata

La novità principale riguarda le spese di trasferta che i lavoratori – sia dipendenti che autonomi – possono reclamare come deducibili. Da quest’anno, il rimborso di costi per vitto, alloggio e trasporto sarà valido solo se effettuato tramite metodi di pagamento tracciabili come carte di credito, bonifici, e sistemi di pagamento digitali come Satispay. Se il pagamento non può essere tracciato, i costi non concorreranno a formare il reddito imponibile.

Questa misura tende a ridurre l’evasione fiscale e si basa sull’idea che rendere obbligatori pagamenti tracciabili possa aumentare la trasparenza nel settore economico. Tuttavia, rimane il dubbio sulla possibilità di applicare questa norma all’estero, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dove il circuito dei pagamenti elettronici è ancora poco diffuso e potrebbe risultare difficile da implementare.

Stop allo split payment: cosa cambia?

Un’altra importante novità riguarda l’abrogazione del cosiddetto split payment, che entrerà in vigore dal luglio 2025. Questo meccanismo, utilizzato per il versamento dell’IVA, obbliga le società quotate e le pubbliche amministrazioni a versare direttamente l’imposta all’erario, bypassando i fornitori. Introdotto nel 2015, lo split payment ha contribuito a ridurre l’evasione IVA, ma la sua applicazione richiede un rinnovo periodico da parte della Commissione Europea. La vigente misura scade a fine giugno 2025, e la sua sospensione è attesa con interesse da molti operatori del mercato.

Con l’abolizione di questo sistema, si spera di semplificare i processi contabili e facilitare la gestione delle fatture per le aziende coinvolte. Molti imprenditori auspicano che questa modifica porterà a una maggiore facilità nei flussi di cassa, stimolando gli investimenti e la crescita delle piccole e medie imprese italiane, che costituiscono il motore dell’economia nazionale.

Proroghe e scadenze per le partite Iva

Infine, un’altra misura significativa riguarda il rinvio delle scadenze fiscali per le partite IVA. I versamenti relativi a dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA, originariamente fissati per il 30 giugno, sono stati posticipati al 21 luglio 2025. Questo rinvio è previsto senza penali, il che rappresenta un sollievo per molti contribuenti. La misura riguarda un ampio numero di partite IVA, stimato in circa 4,6 milioni, che include sia autonomi soggetti a indici sintetici di affidabilità fiscale, sia titolari di attività con regime forfettario.

La proroga offre ulteriore tempo agli imprenditori per pianificare e gestire i propri pagamenti, migliorando così la loro situazione finanziaria. Per le partite IVA in difficoltà, questa decisione potrebbe risultare determinante nel superare eventuali crisi economiche e nella gestione di flussi di cassa.

Queste nuove norme e proroghe rappresentano un passo significativo nel panorama fiscale italiano, indicando una direzione chiara verso un sistema che mira a rendere la fiscalità più equa e trasparente, mentre si prova a contrastare attivamente l’evasione. Con l’intervento di queste misure, molti attori economici sperano di vedere un miglioramento sostenibile nel lungo termine.