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Un nuovo passo contro la violenza: insediato l’Osservatorio regionale in Veneto

Inaugurato a Venezia l’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne, presieduto da Gino Cecchettin, per monitorare e affrontare la crescente emergenza della violenza di genere attraverso dati e sensibilizzazione.

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Un nuovo passo contro la violenza: insediato l’Osservatorio regionale in Veneto - Movitaliasovrana.it

A Palazzo Ferro Fini, a Venezia, si è svolto oggi l’insediamento ufficiale dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne, presieduto da Gino Cecchettin. Questa nuova entità nasce con l’obiettivo di affrontare la crescente problematica della violenza di genere, che continua a rappresentare una grave emergenza sociale. Il papa di Giulia Cecchettin, in qualità di presidente onorario, ha sottolineato l’importanza di un approccio fondato sulla misurazione e sulla raccolta dei dati, essenziali per comprendere e affrontare il fenomeno in modo efficace.

Il ruolo cruciale dell’osservatorio

L’Osservatorio ha il compito di monitorare le dinamiche della violenza contro le donne a livello regionale e, successivamente, nazionale. Cecchettin ha indicato la necessità di avere una comprensione chiara della situazione attuale per poter sviluppare strategie mirate. L’approccio, infatti, non deve limitarsi a una reazione agli eventi ma deve anche prevedere azioni proattive per prevenire la violenza stessa.

Attraverso un’analisi precisa dei dati e delle testimonianze raccolte da associazioni, fondazioni e, soprattutto, da donne vittime di violenza, l’Osservatorio intende costruire un quadro esaustivo della realtà, in modo da poter offrire risposte concrete e tempestive. “Trovo inaccettabile che chi denuncia si trovi davanti a un deserto,” ha affermato Cecchettin, evidenziando la necessità di un supporto costante per le vittime.

Una rete di sostegno alle vittime

All’interno dell’Osservatorio, i membri lavoreranno a stretto contatto con una rete di volontari e associazioni, al fine di garantire un’assistenza continua alle donne vittime di violenza. Questa iniziativa rappresenta non solo un aiuto immediato, ma anche un passo fondamentale verso la costruzione di una cultura del rispetto e della dignità per le donne. Riunioni e incontri saranno organizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere iniziative educative, soprattutto nelle scuole.

La dottoressa Rossana Ceci coordinerà i membri dell’Osservatorio, tra cui Angela Zambelli, Roberta Ruggeri, Mirko Balbo e Barbara Segatto, nella creazione di un programma sistematico di attività e sensibilizzazione.

La adesione politica e sociale

All’insediamento erano presenti figure chiave della politica regionale, come il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti e le consigliere Vanessa Camani e Milena Cecchetto. Ciambetti ha sottolineato che l’Osservatorio non è nato solo in risposta a eventi drammatici, ma come un’iniziativa necessaria per affrontare le radici culturali e sociali della violenza contro le donne. “I numeri da soli non raccontano la storia delle donne,” ha dichiarato, evidenziando l’importanza di una presa di coscienza collettiva e di interventi mirati.

Camani ha messo in risalto la rapidità con cui l’Osservatorio è stato istituito, esprimendo la sua soddisfazione per il supporto unanime da parte del Consiglio regionale. Secondo Camani, l’Osservatorio avrà il compito di adottare un nuovo punto di vista sulla violenza contro le donne, rendendo visibili le esperienze e le necessità di chi vive questa drammatica esperienza.

Educazione e sensibilizzazione

Anche il tema dell’educazione è stato sollevato durante il dibattito. La consapevolezza tra i più giovani è fondamentale per costruire una società più giusta e rispettosa. Il personale dell’Osservatorio lavorerà per implementare programmi nelle scuole che educano alla parità di genere e al rispetto. La necessità di creare alleanze è fondamentale, spingendo tutti a unirsi contro una cultura che frequentemente relegava le donne alla silenziosa accettazione della violenza.

In un contesto dove le violenze non sono solo fisiche, ma anche culturali e sociali, la dichiarazione di Cecchettin ribadisce che il cambiamento dipende dalla capacità di affrontare questi temi a viso aperto. “Solo ciò che si guarda si può comprendere,” ha affermato, ponendo l’accento sul fatto che il coinvolgimento maschile è cruciale per il progresso.

L’Osservatorio rappresenta una risposta concreta a una delle questioni più urgenti e dolorose della società contemporanea. Mentre ci avviamo verso un futuro che richiede maggiore rispetto e libertà per le donne, l’Osservatorio sulla violenza contro le donne si impegnerà su tutti i fronti per garantire che ogni voce sia ascoltata e rispettata.