Home Wim Wenders: “Aspirare alla pace, la vera ricchezza che abbiamo dimenticato”

Wim Wenders: “Aspirare alla pace, la vera ricchezza che abbiamo dimenticato”

Wim Wenders, premiato per il suo impegno artistico, sottolinea l’importanza della pace e invita a riscoprire valori condivisi e a partecipare attivamente al dibattito pubblico per un futuro migliore.

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Wim Wenders: "Aspirare alla pace, la vera ricchezza che abbiamo dimenticato" - Movitaliasovrana.it

Wim Wenders, il celebre regista tedesco, ha recentemente condiviso i suoi pensieri sulla necessità di pace e sulla direzione che la società contemporanea sta prendendo. Durante la cerimonia di premiazione del Premio Internazionale Antonio Feltrinelli per le Arti, tenutasi all’Accademia dei Lincei di Roma, Wenders ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Il regista ha rivelato il suo impegno nella realizzazione di un film che esplora il tema cruciale della pace, un progetto a cui lavora da tempo e che spera di portare a termine nel prossimo futuro.

La pace come priorità trascurata

Wenders ha espresso preoccupazione per la crescente disattenzione verso la pace, affermando che la società è più interessata all’accumulo di beni materiali. Secondo lui, questa tendenza porta a un allontanamento dai valori fondamentali, rendendo difficile riconoscere ciò che è veramente importante. “La pace dovrebbe essere la nostra massima aspirazione,” ha dichiarato il regista, sottolineando come molte persone stiano trascurando l’importanza di aspirare a obiettivi più nobili. La sua invocazione alla serenità ha un forte richiamo emotivo, evidenziando la mancanza di una visione collettiva che metta al primo posto il benessere comune piuttosto che l’arricchimento individuale.

Un percorso di vita segnato dalla pace

Nato nel 1945, Wenders ha fatto notare di aver vissuto gran parte della sua vita nel più lungo periodo di pace conosciuto dall’umanità. Ha espresso frustrazione per il fatto che questa condizione di tranquillità stia svanendo, richiamando l’attenzione su come i conflitti e le tensioni siano tornati a caratterizzare il panorama globale. “Sono arrabbiato per aver perso quella pace,” ha ammesso, evidenziando il suo desiderio di riconnettere le persone con la propria umanità e con valori condivisi. La sua esperienza personale diventa, così, un appello a riflettere sulle fragilità della condizione umana e sulla necessità di preservare ciò che di bello e prezioso abbiamo.

Fiducia nell’umanità: un messaggio di speranza

Nonostante i suoi timori, Wenders si è descritto come un eterno ottimista nei confronti dell’umanità, sostenendo che, sebbene attualmente sembri difficile avere fiducia nel prossimo, è fondamentale continuare a coltivare la speranza. Ha indicato la necessità di tornare a collaborare e agire insieme per affrontare le sfide moderne, sostenendo che l’unità è essenziale per recuperare la vera essenza dei valori che spesso dimentichiamo. “Dobbiamo essere felici di vivere in Europa,” ha ribadito, affermando che il continente rappresenta ancora un luogo in cui la ragione e la riflessione sono espressioni condivise.

Richiamo a una presenza attiva delle voci

Wenders ha concluso il suo intervento con un accorato invito a far sentire la propria voce, esortando tutti a partecipare attivamente al dibattito pubblico con idee e proposte costruttive. “Dobbiamo alzare la nostra voce che sembra essere l’unica voce sensata rimasta,” ha detto, rendendo chiaro che il dialogo e l’impegno collettivo sono l’unico modo per costruire un futuro migliore. Il messaggio del regista non è solo un monito, ma una chiamata all’azione per riscoprire la vera essenza dell’umanità e rimanere uniti per la pace.