Risultati dello scrutinio dei referendum abrogativi a Città di Castello
Il referendum del 8 e 9 giugno in Italia ha visto un’alta partecipazione, con risultati significativi su lavoro, licenziamenti e cittadinanza, evidenziando le preferenze dei cittadini su temi cruciali.

Risultati dello scrutinio dei referendum abrogativi a Città di Castello - Movitaliasovrana.it
Il 8 e 9 giugno si sono svolti in Italia i referendum popolari abrogativi, molto attesi dai cittadini. A Città di Castello, lo scrutinio si è concluso nel tardo pomeriggio di martedì completando un processo elettorale significativo. I dati raccolti disegnano un quadro chiaro sulle preferenze degli elettori, con ciascun quesito che ha riscosso un interesse diverso.
Il quesito più votato: contratto di lavoro a tutele crescenti
Il quesito numero 1, relativo al “Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi – Abrogazione“, ha ricevuto il maggior numero di adesioni da parte degli elettori. In totale, 9.343 elettori hanno espresso il loro voto, rappresentando il 31,67 per cento degli aventi diritto. La risposta maggioritaria è stata quella favorevole all’abrogazione, con 8.026 voti per il “Sì”, pari all’88,51 per cento. I voti negativi, invece, sono stati 1.042, corrispondenti all’11,49 per cento. Il numero di schede nulle si è attestato a 84, mentre le schede bianche registrate sono state 191. Questo quesito, quindi, ha dimostrato un forte consenso tra i cittadini di Città di Castello, riflettendo una significativa sfiducia nell’attuale forma di contratto di lavoro.
Piccole imprese e licenziamenti: il secondo quesito
Il secondo quesito, riguardante le “Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità – Abrogazione parziale“, ha raccolto 9.339 voti, pari al 31,66 per cento degli aventi diritto. Anche in questo caso, il “Sì” ha prevalso, con un totale di 7.846 voti, corrispondenti all’86,83 per cento. I voti contrari sono stati 1.190, costituendo il 13,17 per cento. Il numero di schede nulle è rimasto a 84, ma le schede bianche sono aumentate a 219. Questa domanda ha evidenziato la volontà della popolazione di rivedere le norme riguardanti le piccole imprese e le modalità di gestione dei licenziamenti.
Abrogazione parziale di norme sul contratto di lavoro subordinato
Il quesito numero 3, che affrontava l’”Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi“, ha visto 9.338 cittadini esprimere il loro voto, pari al 31,65 per cento. Qui il “Sì” ha ottenuto 7.969 consensi, corrispondenti all’88,22 per cento, mentre il “No” ha avuto 1.064 voti, il che si traduce in un 11,78 per cento. Quanto alle schede, 90 sono state le nulle e 215 le bianche. I dati mostrano una forte richiesta di modifiche alle regole che regolano i contratti di lavoro, segno di una crescente attenzione verso il mondo del lavoro.
Responsabilità solidale: il quarto quesito in analisi
Il quarto quesito concernente l’”Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice” ha attirato l’attenzione di 9.342 elettori, rappresentando il 31,67 per cento. I risultati sono stati favorevoli all’abrogazione, con 7.851 voti per il “Sì” e 1.229 voti per il “No” . Le schede nulle sono state 83, mentre quelle bianche sono arrivate a 179. Questo risultato indica una volontà diffusa di rivedere le responsabilità legate al contratto d’appalto.
Dimezzamento dei tempi di residenza per la cittadinanza
Infine, il quesito numero 5, che prevedeva il “Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana“, ha visto un’affluenza di 9.331 elettori . Qui, il “Sì” ha registrato 5.397 voti, un 59,58 per cento, contro i 3.662 voti per il “No” . Le schede nulle sono arrivate a 86 e quelle bianche a 186. Questo quesito ha rivelato una divisione netta nelle opinioni riguardo alla cittadinanza e ai diritti degli stranieri.
Tutti i dati sono disponibili per essere consultati sul portale Eligendo, offrendo la possibilità a chiunque di approfondire il tema e valutare come si sono espressi i cittadini. La partecipazione a questi referendum riflette l’interesse attivo della comunità in questioni cruciali della politica sociale e lavorativa.