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Emozioni e cinema: Ferzan Ozpetek regala un’esperienza indimenticabile a pazienti in terapia

Un evento a Roma ha unito il regista Ferzan Ozpetek e il progetto di cineterapia “Emozioni al Femminile”, offrendo supporto psicologico alle donne attraverso la visione del film “Diamanti”.

Salute/ Salute, il cinema come terapia: Ozpetek al Policlinico Gemelli

Emozioni e cinema: Ferzan Ozpetek regala un’esperienza indimenticabile a pazienti in terapia - Movitaliasovrana.it

Nel cuore di Roma, un evento straordinario ha unito la settima arte e la salute mentale. Il regista Ferzan Ozpetek ha donato un pomeriggio speciale a un gruppo di donne coinvolte nel progetto di cineterapia “Emozioni al Femminile”, nato dalla collaborazione tra Medicinema Italia e la UOC di Psichiatria Clinica e d’Urgenza della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli. Durante l’incontro, le partecipanti hanno potuto interagire con il regista, creando un’atmosfera carica di emozioni e significati, dopo aver visto il suo film “Diamanti”, un’opera che ha recentemente trionfato al David di Donatello 2025 nella categoria del miglior film scelto dal pubblico.

Il progetto di cineterapia “emozioni al femminile”

Emozioni al Femminile” rappresenta un approccio all’avanguardia nel campo del supporto psicologico. Questo protocollo clinico si concentra sull’efficacia della cineterapia nel trattamento di disturbi ansiosi e dell’umore nelle donne. Attraverso la visione di film attentamente selezionati, si mira a creare un ambiente terapeutico che favorisca l’espressione delle emozioni e la riflessione su esperienze personali.

Coordinato dalla dottoressa Marianna Mazza, psichiatra della UOC di Psichiatria Clinica e d’Urgenza al Gemelli, il progetto non si limita a supportare le pazienti, ma coinvolge anche i loro partner. Questo approccio inclusivo è pensato per sensibilizzare l’altra metà della popolazione sulle sfide che le donne affrontano e per promuovere un cammino di empatia e sostegno reciproco. La terapia non è solo un processo individuale, ma una condivisione collettiva che permette alle donne di affrontare le loro ansie in un contesto di gruppo.

L’importanza del cinema nel percorso terapeutico

Il cinema ha un potere unico di toccare le emozioni e generare un’esperienza condivisa. “Diamanti” non è solo un semplice film, ma un mezzo per esplorare temi quali la resilienza e l’importanza della comunità. Durante la proiezione, le spettatrici non hanno solo assistito a una narrazione cinematografica, ma hanno potuto ricollegarsi a proprie esperienze, creando una connessione profonda e personale al di là dello schermo.

La cineterapia, come utilizzata in questo contesto, si basa sull’idea che la visione di storie e personaggi possa riflettere e amplificare vissuti personali. Questo facilita un dialogo interno e una rielaborazione dei sentimenti, rendendo il processo terapeutico non solo un’opportunità di cura, ma anche un momento di celebrazione e condivisione di emozioni. Le protagoniste di questo progetto hanno così ritrovato una voce e un modo di esprimere il loro dolore e le loro gioie.

Un incontro che segna un cambiamento

La presenza di Ferzan Ozpetek ha senza dubbio reso l’evento ancora più significativo. Il regista ha ascoltato le storie delle pazienti e ha condiviso le sue esperienze, creando un ponte tra arte e vita. Per molte donne, incontrare un cineasta noto ha rappresentato non solo un riconoscimento, ma anche una forma di validazione delle loro esperienze.

Il suo intervento ha messo in evidenza l’importanza della comunità e del supporto reciproco in un percorso di guarigione. Le pazienti hanno avuto l’opportunità di sentirsi viste e ascoltate, generando un momento di connessione che va oltre il trattamento stesso. La cineterapia, in questo caso, ha dimostrato di essere un potente strumento di interazione umana, capace di curare le ferite attraverso la comprensione e la condivisione.

L’incontro ha creato un’atmosfera di speranza e positività. Le donne coinvolte nel progetto hanno trovato nuovi motivi di riflessione e anche di riscatto, dimostrando come anche i momenti più difficili possano essere affrontati con coraggio e creatività, così come richiede la trama di un grande film. Emozioni che continueranno a risuonare ben oltre la proiezione, ricordando a tutte del potere del cinema e della comunità nel processo di cura.