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Roma, incendi estivi: il dramma della città che brucia anticipatamente

A Roma, l’estate porta un aumento preoccupante degli incendi che devastano le aree verdi, causando disagi e sollevando interrogativi sulla gestione del territorio e la prevenzione di simili emergenze.

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Roma, incendi estivi: il dramma della città che brucia anticipatamente - Movitaliasovrana.it

L’estate a Roma si fa sentire in anticipo con emergenze che si ripetono anno dopo anno. La cronaca giornalistica riporta un aumento significativo degli incendi che stanno devastando le aree verdi della capitale. Queste fiamme non solo distruggono la bellezza naturale, ma causano svariati disagi, creando blocchi stradali e rendendo l’aria irrespirabile. Una situazione allarmante, che merita un’analisi approfondita.

Incendi e emergenze: il panorama attuale

La stagione degli incendi è già iniziata e Roma sta pagando un prezzo alto. Il 4 giugno, il parco della Torricella nel quartiere Serpentara è andato a fuoco, segnando l’inizio di una serie di eventi catastrofici. A distanza di pochi giorni, il 7 giugno, un altro rogo ha costretto alla chiusura della Pontina, un’importante arteria stradale, tra Castel Romano e Pratica di Mare. Questi eventi non sono isolati, ma piuttosto un bollettino di guerra che si ripete, con Monte Mario, Garbatella e il parco degli Acquedotti che si uniscono a un elenco sempre più lungo di aree colpite.

Nel solo Monte Mario, il fuoco ha consumato 13 ettari di riserva naturale. Già nel 2024 si erano verificati incendi in questa stessa area, dimostrando che molti problemi rimangono irrisolti. La situazione solleva interrogativi sulla gestione delle aree verdi romane e sulla prevenzione di simili disastri.

Le responsabilità: incuria e polemiche

Alla base di tanti roghi risiedono responsabilità condivise e storie di incuria. L’incendio a Monte Mario è stato originato da un insediamento abusivo, precedentemente segnalato dai guardiaparco di Roma Natura. Questa situazione ha acceso una polemica tra enti locali. L’ente regionale ha accusato il Comune di non aver preso misure adeguate, lamentando la mancata rimozione di baracche e altri potenziali focolai.

Il Codacons si è unito al coro delle critiche, sostenendo che la situazione rimane critica e senza soluzioni nonostante gli incendi del 2024. Inoltre, l’area industriale di Mira Lanza, accanto a un progetto di riqualificazione rimasto lettera morta, ha subito un rogo causato nuovamente da un insediamento abusivo. Le osservazioni dell’assessore Maurizio Veloccia parlano di operazioni complesse e del censimento delle fragilità sociali, ma rimane aperta la questione: come mai con quasi 4 milioni di euro stanziati, non si sia riusciti a mettere in sicurezza quest’area?

Il problema delle sterpaglie e della gestione del verde

Un ulteriore aspetto da considerare è quello legato alle sterpaglie e alla gestione del verde urbano. Pochi giorni fa, il sindaco ha firmato un’ordinanza che obbliga i proprietari privati a mantenere puliti i terreni e a tagliare l’erba al di sotto dei 50 centimetri. Questa norma è sicuramente positiva, ma devono esserci anche azioni preventive nelle aree pubbliche.

La scelta di lasciare crescere la vegetazione in nome della biodiversità ha avuto il suo rovescio della medaglia: quando il verde si asciuga, diventa un serio fattore di rischio per incendi, come dimostrano i recenti eventi.

Rifiuti e discariche abusive: il lato oscuro delle aree verdi

Un problema annoso che contribuisce agli incendi è la presenza di rifiuti e discariche abusive. Secondo Legambiente, nel 2021 ne sono state censite oltre mille, mappate e georeferenziate, ma la situazione non sembra migliorare. Oggi il presidente regionale Roberto Scacchi ha annunciato che un aggiornamento della situazione avverrà nel 2026, lasciando aperta la questione dell’efficacia degli interventi nel settore della gestione dei rifiuti.

Con gli incendi estivi che attanagliano Roma, la speranza è che si adottino misure concrete per affrontare un problema che sembra inarrestabile, al fine di proteggere non solo l’ambiente ma anche la salute dei cittadini.