Un viaggio nel Quadraro: “I Nasoni Raccontano” torna con storie di resistenza e memorie dimenticate
“I Nasoni Raccontano” celebra otto anni di successi nel Quadraro, offrendo un’esperienza di storytelling urbano che esplora la memoria collettiva attraverso storie locali e storiche dal 20 al 22 giugno.

Un viaggio nel Quadraro: "I Nasoni Raccontano" torna con storie di resistenza e memorie dimenticate - Movitaliasovrana.it
Il format di storytelling urbano “I Nasoni Raccontano” celebra otto anni di successi e oltre 12.000 spettatori, portando la sua narrazione nel cuore del Quadraro. Dal 20 al 22 giugno, questo storico quartiere romano diventa il palcoscenico di un racconto popolare che esplora la sua identità attraverso le storie di chi lo ha abitato, arricchito da nuove sfumature noir. Sotto la direzione di Fabio Morgan, il progetto si presenta come un’importante iniziativa di valorizzazione della memoria collettiva attraverso le famose fontanelle romane, i nasoni, veri e propri custodi di ricordi affascinanti.
Il format che racconta le periferie di Roma
Dal 2017, “I Nasoni Raccontano” si è affermato come un’immancabile esperienza per i romani e i turisti. Ogni anno, un diverso quartiere periferico viene scelto come scenario, permettendo al pubblico di scoprire storie uniche e locali. Il format non è statico: si sviluppa in itinerari che seguono il flusso d’acqua dei nasoni, diventando così un racconto in movimento. Ciò che rende questo progetto speciale è la capacità di trasformare angoli dimenticati di Roma in protagonisti di storie vive e pulsanti.
Nel corso delle edizioni passate, sono stati esplorati i quartieri di Centocelle, Torpignattara, Pigneto e Gordiani. Nel 2025, l’attenzione si sposta sul Quadraro, un luogo emblematico per la sua ricca storia di resistenza durante la seconda guerra mondiale e per i cambiamenti socioculturali che l’hanno caratterizzata nel tempo.
La proposta artistica e i dettagli dello spettacolo
Lo spettacolo, che vede la luce grazie alla produzione di Progetto Goldstein e al supporto di Alessandra Muschella, è interpretato da un cast affiatato che include nomi come Matteo Cirillo e Ilario Crudetti. Le tre serate di rappresentazione sono programmate per il 20, 21 e 22 giugno, con partenza alle 20:30 da Piazza Don Sardelli. Questo scenario urbano diventa il punto di partenza di un’esperienza coinvolgente che promette di trasportare il pubblico in un viaggio attraverso pagine significative e talvolta oscure della storia del Quadraro.
Le narrazioni tratteranno eventi di alta rilevanza storica, dal delitto Matteotti al ruolo del quartiere nei movimenti partigiani, fino a momenti di crisi sociale come gli scontri politici degli anni ’70. Con un approccio narrativo che contempla anche episodi più inquietanti, come le vicende legate al Mostro del Quadraro, lo spettacolo intende ricostruire un racconto collettivo che evidenzi la resilienza della comunità e la sua capacità di reinventarsi.
Un atto di memoria viva
Fabio Morgan, ideatore e regista del progetto, sottolinea l’importanza del linguaggio della memoria, che reinterpreta il passato per valorizzare l’identità di un quartiere. Per Morgan, “I Nasoni Raccontano” rappresenta una nuova pagina di un libro collettivo scritto insieme ai cittadini. La ripresa di storie dimenticate e la celebrazione della vita nei quartieri popolari sono al centro di questa iniziativa. Rivolgendosi a tutti, il progetto di Morgan mira a connettere le voci di chi ha vissuto queste storie e ha contribuito a dare forma a Roma, riscoprendo così una pluralità di identità e memorie.
Il supporto della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, conferisce ulteriore significato a quest’iniziativa, che si proponendo di restituire dignità narrativa a storie altrimenti trascurate. Con una narrazione che si fa teatro, “I Nasoni Raccontano” offre un’esperienza dinamica, inclusiva e coinvolgente che promuove la coesione sociale nel contesto contemporaneo.
Partecipazione e dettagli pratici
L’accesso a “I Nasoni Raccontano” è gratuito, ma è necessaria la prenotazione tramite Eventbrite. Questo aspetto logistica è fondamentale per garantire la migliore esperienza possibile al pubblico, permettendo anche di gestire in modo efficiente il flusso di spettatori in occasione delle tre serate programmate.
L’evento si prefigge dunque di non solo coinvolgere il pubblico in un viaggio di scoperta, ma di radicare un dialogo permanente con la memoria e l’identità del Quadraro, restituendo voce a una comunità che ha sempre saputo raccontare se stessa.
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